Oidio sulla cannabis: cause, sintomi e cure

Oidio sulla cannabis: cause, sintomi e cure

L'oidio, talvolta anche chiamato muffa bianca, è una delle malattie più comuni e difficili che i coltivatori di cannabis devono affrontare. 

Sia che coltiviate da semi femminizzatisemi regolari o semi autofiorenti, l'oidio è in grado di  rovinare completamente un raccolto se non viene affrontato rapidamente. Questa infezione fungina a rapida diffusione può devastare i raccolti, ridurre la potenza e compromettere la qualità delle cime. 

Se l'oidio non viene controllato, può trasformare una coltivazione rigogliosa in un incubo senza valore. In questa guida di Dutch Passion imparerete a riconoscere le cause dell'oidio, imparerete ad individuarne i sintomi in anticipo e scoprirete i metodi di cura e di prevenzione certificati al fine di garantire che i vostri semi di cannabis crescano in piante sane e potenti.

Cos'è l'oidio?

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L'oidio è un'infezione fungina causata principalmente dai funghi del genere Golovinomyces (e affini). Come molti tipi di funghi, l'oidio prospera negli ambienti caldi e umidi e si diffonde tramite le spore trasportate dall'aria. Tali spore possono depositarsi sul fogliame delle piante di cannabis vicine, sugli attrezzi, sugli indumenti, ecc. Le spore fungine dell'oidio riescono a sopravvivere nelle stanze di coltivazione sporche, che non vengono pulite da una coltivazione all'altra. La cannabis è particolarmente sensibile a causa del suo fogliame fitto e denso, dei fiori rigogliosi e delle condizioni di umidità che spesso si trovano nelle zone adibite alla coltivazione.

Perché l'oidio è pericoloso

  • Riduce la fotosintesi: l'oidio ricopre le foglie, bloccando la luce solare e indebolendo le piante, il che porta ad una diminuzione della resa.

  • Compromette la qualità delle cime: lo stress causato dall'infezione riduce la produzione dei cannabinoidi e dei terpeni, causando una conseguente diminuzione della potenza delle cime.

  • Rischi per la salute: le infiorescenze infette possono contenere spore fungine, che se fumate possono causare irritazioni polmonari. Questo è il motivo per cui molti coltivatori semplicemente smaltiscono le piante che infette da oidio.

  • Spore persistenti: le spore fungine permangono negli spazi di coltivazione, nei vecchi vasi, sulle superfici, ecc. Senza una pulizia accurata, c'è il rischio di re-infezione durante i futuri cicli di coltivazione.

Cause dell'oidio sulla cannabis

Sono diversi i fattori ambientali che contribuiscono alle infestazioni di oidio:

  • Elevata umidità: un'umidità relativa (UR) superiore al 55-60% crea un terreno fertile per le spore fungine.

  • Scarsa circolazione dell'aria: l'aria stagnante nelle tende o nelle stanze di coltivazione permette alle spore di depositarsi e quindi moltiplicarsi. L'uso di ventilatori sia sopra che sotto l’estremità è un buon modo per prevenire l'accumulo dell’aria stagnante.

  • Fogliame sovraffollato: un fogliame troppo compatto, con una scarsa penetrazione della luce intrappola l'umidità e favorisce la crescita dei funghi.

  • Sbalzi di temperatura: grandi differenze tra le temperature diurne e notturne aiutano a favorire lo sviluppo delle spore.

  • Contaminazione: cloni infetti, strumenti non igienizzati o piante malate vicine possono introdurre le spore nella vostra coltivazione. L'uso di una soluzione di perossido di idrogeno al 3% è perfetto per pulire superfici, pavimenti, strumenti e vasi all’interno della vostra stanza di coltivazione, perché sterilizza tutto senza lasciare alcun tipo di residuo.

Consigli degli esperti: anche le coltivazioni indoor con filtrazione HEPA (che vi consigliamo, tra l'altro) possono sviluppare oidio se il ricircolo dell'aria e l'umidità non sono attentamente bilanciati.

Sintomi: come identificare precocemente l'oidio

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Individuare precocemente l'oidio è fondamentale per un trattamento efficace. Cercate questi segnali:

Fase 1: piccole macchie bianche o grigie sulle foglie, simili a farina o polvere.

Fase 2:
queste macchie si diffondono poi sulle foglie a ventaglio e sulle foglie resinose, formando un rivestimento polveroso.

Fase 3:
le foglie infette ingialliscono, appassiscono e muoiono man mano che il fungo si diffonde.

Fase 4 (avanzata):
i buds vengono infettati, rendendoli non sicuri al consumo.

Segnali visivi

  • Sembrano macchie di polvere o di gesso sulla superficie delle foglie.

  • Le macchie iniziali si eliminano facilmente, ma ricompaiono rapidamente se non trattate.

Come curare l'oidio sulla cannabis - Risposta immediata (se individuato tempestivamente)

  1. Rimuovere le foglie infette: agire rapidamente - tagliare con cura e smaltire le foglie colpite in un sacchetto sigillato per impedire la diffusione delle spore. Rimuovere il sacchetto dalla stanza di coltivazione.

  2. Aumentare il ricircolo dell'aria: aggiungere ventilatori oscillanti e potare le aree più compatte per migliorare la circolazione.

  3. Abbassare l'umidità: impostare a 45-50% l’umidità relativa utilizzando un deumidificatore, se necessario.

Trattamenti naturali/biologici

Spray all'olio di neem: efficace come prevenzione, ma evitate di utilizzarlo durante la fase finale della fioritura per proteggere l'aroma delle cime.

Spray al bicarbonato di potassio:
uccide le spore al contatto; mescolate 1 cucchiaino ogni litro d'acqua e applicatelo come un classico spray fogliare.

Spray al latte:
uno spray con rapporto latte/acqua 1:9 può alterare il pH delle foglie per combattere le spore. Applicatelo settimanalmente come misura preventiva.

Fungicidi biologici “amici”:
prodotti come il Bacillus subtilis sono sicuri ed efficaci per le coltivazioni biologiche. 


Consigli degli esperti: evitate di spruzzare qualunque cosa sui buds durante la fase tardiva della fioritura della cannabis; concentratevi sulla prevenzione e sulla gestione delle estremità per evitare di contaminare i buds.

Prevenire l'oidio nelle coltivazioni future

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La prevenzione è la migliore difesa contro l'oidio. Seguite i seguenti passaggi:

Controllate l'umidità: mantenete l'umidità relativa al 45-55% durante la fase di fioritura.

Migliorate il ricircolo dell'aria all’interno della stanza di coltivazione:
utilizzate aspiratori e ventilatori oscillanti per mantenere l'aria in movimento. Valutate l'acquisto di un aspiratore di maggiore potenza per migliorare davvero le condizioni.

Potate regolarmente:
defogliate le aree molto compatte per migliorare la penetrazione della luce e ridurre l'accumulo di umidità. Ricordate di rimuovere prontamente il fogliame vecchio.

Igienizzate lo spazio di coltivazione e intensificate la pulizia:
pulite attentamente gli attrezzi, i box e gli indumenti tra un ciclo di coltivazione e l'altro per eliminare le spore residue. Un uso abbondante ma attento di perossido di idrogeno diluito (3%) aiuta a disinfettare le superfici delle tende di coltivazione, i vasi delle piante, ecc.

Mettete in quarantena le nuove piante:
isolate i cloni o i semi per 1-2 settimane per assicurarvi che siano privi di infezioni. Anche un fornitore di cloni affidabile occasionalmente potrebbe avere sfortuna di incappare in malattie delle piante come l'oidio.

Non lasciate mai del fogliame vecchio nella vostra grow-room.
Eliminatelo rapidamente. Se defogliate regolarmente, ricordate di muovere le foglie morte dalla grow-room. Lasciare che le foglie vecchie si accumulino in un sacchetto o sul pavimento della grow-room è una cattiva pratica igienica che aumenta il rischio di malattie/parassiti.

Prendete in considerazione l'uso di luci supplementari UVA e UVB.
Oltre ad aiutare e a potenziare i vostri buds con il massimo dei terpeni e dei cannabinoidi, i raggi UVA e in particolare gli UVB possono contribuire a ridurre la vitalità delle spore fungine presenti nell'aria. I raggi UVA e UVB sono utili anche per i loro effetti nocivi sui parassiti come moscerini fungini e simili.

I filtri HEPA
sono in grado di rimuovere le particelle presenti nell'aria fino alla dimensione delle singole spore fungine. I coltivatori più seri insistono sull'uso della filtrazione HEPA nelle loro grow-room per garantire che l'aria sia il più pura possibile. Priva di sporco, polvere, spore, ecc.

Le aree più soggette all'oidio sono:

Foglie inferiori e interne: Queste foglie, specialmente quelle più vicine alla base della pianta o nascoste all'interno di un’estremità molto compatta, sono soggette all'oidio perché ricevono meno luce e sono circondate da aria stagnante, creando un microclima umido ideale per le spore fungine. Questo succede particolarmente nei box di coltivazione con scarsa estrazione e senza ventilatori oscillanti.

Aree dove l’estremità è molto compatta:
Le zone in cui le foglie o i rami sono molto fitti, in particolare al centro della pianta, trattengono l'umidità e limitano il ricircolo dell'aria. Questo potrebbe rendere queste aree privilegiate per un'infezione precoce. Molti coltivatori utilizzano i ventilatori oscillanti sopra e sotto l’estremità. Alcuni dirigono i ventilatori verticalmente verso l'alto, attraverso il fogliame.

Crescita giovane e nuova:
le foglie e i buds teneri e nuovi nella parte superiore della pianta sono particolarmente sensibili perché i tessuti più morbidi possono essere più facilmente colonizzati dalle spore fungine.

Lato inferiore delle foglie:
il lato inferiore delle foglie spesso raccoglie l’umidità e potrebbe essere meno esposto alla circolazione dell'aria. Tendenzialmente si tratta di una zona comune di inizio per le caratteristiche macchie bianche e polverose.

Foglie zuccherine vicino alle cime:
durante la fase di fioritura, le foglie zuccherine (piccole foglie all'interno delle cime) possono essere colpite precocemente se l'umidità è eccessivamente elevata e il ricircolo dell'aria è scarso intorno alle cime compatte.

Queste parti della pianta sono le più vulnerabili a causa dei livelli di umidità localmente più elevati, della ridotta esposizione alla luce e del movimento dell'aria limitato. Tutto ciò crea le condizioni ideali per la germinazione e la diffusione delle spore fungine.

Consiglii degli esperti: ispezionate regolarmente le foglie inferiori e interne durante le prime fasi vegetative e di fioritura perché possono essere tra le prime a mostrare le caratteristiche macchie bianche o grigiastre. Potare le aree dove il fogliame è molto denso e mantenere un buon ricircolo dell'aria può aiutare a ridurre il rischio. Non abbiate paura di defogliare pesantemente, le genetiche selezionate possono tranquillamente sopportarlo. Date un'occhiata al seguente articolo per vedere come sono stati utilizzati diversi cicli di defogliazione estrema per coltivare alcune varietà di semi autofiorenti di Dutch Passion. 

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Errori comuni da evitare

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Una volta sperimentata la sofferenza causata da un'infezione da oidio, sarete particolarmente motivati ad evitare che si ripeta. Ecco gli errori più comuni da evitare.

  • Ignorare i primi segnali: poche macchie possono trasformarsi in un'infezione conclamata nel giro di pochi giorni. Trascorrere del tempo con le vostre piante, controllarle e monitorarle costantemente è un modo importante per assicurarsi che tutto sia a posto. Prestate attenzione ai primi segnali. Controllatele regolarmente.

  • Raccogliere le cime infette: fumare cime infette da oidio non è sicuro e può causare problemi di salute. Buttatele via.

  • Uso eccessivo di fungicidi chimici: potrebbero danneggiare le piante e lasciare dei residui potenzialmente nocivi, specialmente durante la fase finale di fioritura. Molti coltivatori semplicemente non li prendono neanche in considerazione.

  • Trascurare la pulizia: non disinfettare gli spazi di coltivazione dopo un'infezione comporta il rischio di reinfezione. Una buona igiene della stanza di coltivazione è segno di un coltivatore esperto.

Considerazioni finali e consigli bonus

L'oidio può essere un problema preoccupante, ma con la dovuta attenzione e una corretta gestione della grow-room è possibile proteggere il proprio raccolto di cannabis. Un'ispezione regolare e accurata delle piante impedirà che l'infezione si diffonda troppo. 

Mantenete le condizioni della grow-room ai migliori standard possibili. Se notate una zona polverosa sulle foglie, agite rapidamente. 
Alcuni coltivatori professionisti proteggono le loro piante dall'oidio e da altre malattie utilizzando luci UV-C, che però sono troppo pericolose per essere utilizzate vicino alle piante o alle persone, quindi solitamente vengono utilizzate all'interno dei condotti di aspirazione dell'aria per uccidere tutte le spore, i parassiti o altri agenti nocivi presenti nell'aria prima che possano entrare all’interno della stanza di coltivazione. 

Si tratta di un'opzione costosa ma molto efficace, che viene utilizzata da molti coltivatori commerciali. Combinando prevenzione, una diagnosi precoce e trattamenti sicuri, potrete mantenere il vostro raccolto di cannabis sano e tenere a bada l'oidio.

Suggerimento bonus: investite in un igrometro per monitorare l'umidità e in un filtro HEPA per il vostro spazio di coltivazione, in modo da intrappolare le spore prima che si depositino. I filtri HEPA sono particolarmente apprezzati dai coltivatori professionisti, poiché rimuovono quasi tutte le piccole particelle delle dimensioni delle spore di muffa. 

Goditevi la vostra coltivazione e ricordate che l'oidio può essere sconfitto e completamente evitato in futuro.

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